lunedì 19 maggio 2008

Calcio:"Amauri Stretta finale"

posted on 08:48 by Ale77Ud


Nel rispetto dell’assioma, assai crudo nella sua evoluzione, secondo il quale gli aerei stanno al cielo come le navi al mare, lo sviluppo della trattativa per l’acquisto di Amauri sembrerebbe seguire due binari paralleli ed incontrovertibili. Basati sulla necessità di vendere, da parte del patron Zamparini, desideroso di far sbarcare in Sicilia il rientrante Budan ed il carneade De Melo, un elemento non più in linea con le aspettative di una società più abile ad esportare che ad importare, e sulla disponibilità di una squadra, la Juventus, pronta ad investire, in maniera massiccia, nell’ingaggio di un centravanti capace di diluire la concorrenza per la lotta scudetto. Concesso agli almanacchi il rustico pareggio contro la Sampdoria, cucito nel ventre scoperto dello stadio “Ferraris” il solitario ruolo di capocannoniere del campionato a capitan Del Piero, l’immediato futuro bianconero avrà nella definizione del caso Amauri uno dei nodi principali da risolvere in vista della prossima stagione. Esaudendo la richiesta del tecnico Ranieri, a corredo dell’amen “economico” della finanziaria Ifil. Riconsegnata alla famiglia Agnelli, dopo l’addio dell’ottuagenario Gabetti, con la nomina di John Elkann a nuovo presidente.Abortita l’ipotesi Giovinco, che farà rientro, definitivo, a Torino con il ruolo, per nulla marginale, di vice Nedved, "accontentatosi" di un contratto annuale da poco meno di tre milioni, la trattativa per il passaggio di Amauri alla Juventus subirà una “radicale” metamorfosi nel contenuto, più che nella propria forma. In attesa di ufficializzare il rifiuto, pressoché scontato anche per via delle lusinghe provenienti da Genova, sponda Sampdoria, e Napoli, di “Don Raffaè” Palladino, cassato senza pietà da Ranieri dopo un avvio di stagione non all’altezza delle aspettative, la struttura portante della trattativa sarà contraddistinta da un ingente ricarico economico, inizialmente non previsto. Che si tradurrà nel passaggio dagli otto milioni pattuiti nel corso della riunione di Vergiate, roccaforte degli interessi del patron Zamparini, ai circa quindici, richiesti ed ottenuti nell'ultimo incontro torinese. A corredo della cessione a titolo definitivo di “malacarne” Nocerino, sbaragliato dalla concorrenza del “tripode” Sissoko, e la probabile, ma non ancora certa, comproprietà della rivelazione Lanzafame, sempre allettato dalle proposte del West Ham. Nel sottile meccanismo della compravendita, costruito su meccanismi aleatori, suscettibili di repentini moti, dopo aver finalmente trovato un accordo economico con il centravanti brasiliano, pronto ad accettare un quinquennale da tre milioni e mezzo a stagione, con la garanzia di poter usufruire della gestione, parziale, dei diritti di immagine derivanti dell’utilizzo “commerciale" che verrà predisposto dalla società bianconera in variegate operazioni di marketing selvaggio, l'ultimo ostacolo alla positiva conclusione della trattativa sembrerebbe rappresentato dalle richieste del Palermo. Disposto a ridiscutere, a proprio vantaggio, i dinieghi bianconeri per la cessione in comproprietà di Giovinco. Così, liofilizzando le riunioni fra le parti, al fine di non incrinare le sorti di una trattativa dai contorni epici, dopo aver accantonato il progetto, a dir poco pretenzioso, di inserire Tiago o Almiron come parziali contropartite, a corredo di un rifiuto, quasi "gridato", da parte del direttore sportivo Foschi, l’appuntamento decisivo per la conclusione dell’operazione, previsto per martedì sera, non dovrebbe subire ulteriori ritardi, come peraltro richiesto dai procuratori di Amauri. Salvo riservare, nuovi ed imprevisti coinvolgimenti.La dirigenza della Juventus, avrebbe infatti programmato l’inserimento di almeno un altro elemento pur di abbassare le pretese, più o meno irremovibili, del presidente Zamparini. Sempre attratto dalla possibilità di ottenere i giovani leoncini Marzoratti e Canini, oltre ad una quindicina di milioni, dal Milan. Censurato De Ceglie, candidato principale alla sostituzione di Molinaro nel ruolo di terzino sinistro, l’estremo tentativo di limitare l’esborso economico prevedrebbe il trasferimento in Sicilia del “passerotto” Criscito, che non verrà riscattato dal Genoa alla fine della stagione. In tal modo, la società bianconera dirotterebbe la comproprietà del difensore, peraltro svalutata dagli esiti infelici di un campionato al di sotto delle aspettative, al Palermo. Limando, ulteriormente, il contributo economico richiesto all’economo Blanc. Anche perché, in fondo, il raduno estivo nel caos calmo di “Pinzolo”, luogo strategico nel quale costruire ambizioni e foraggiare aspettative, non è poi così lontano…
di Appi .
si ringrazzia:"www.tuttomercatoweb.com"

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