giovedì 22 maggio 2008

calcio:"Champions League: Le lacrime di John e Cristiano..."

posted on 06:31 by Ale77Ud

Il Manchester United è campione d’Europa. C’è da partire da qui, ovviamente, come cronaca impone, nel dire di una finale di cui resteranno negli occhi, dopo i calci di rigore decisivi, due pianti così diversi, mischiati alla pioggia per nulla primaverile di Mosca. Quello di Cristiano Ronaldo, che sa di gioia e di tensione sciolta tutta ad un tratto, e quello di John Terry, dal sapore amaro della sconfitta, del senso di colpa di quelli che ti segnano una carriera. Entrambi, Cristiano e John, hanno sbagliato un rigore. Ha pagato uno solo dei due, ma si sono ritrovati, pur lontanissimi, nel pianto liberatorio finale.Non ha tradito le attese questa finale di Champions League, intensa e vera come solo un derby inglese, il primo nella storia degli ultimi atti di questa coppa, poteva essere. 1-1 alla fine dei tempi regolamentari, supplementari pieni di tensione e occasioni buone per la rete decisiva, rigori di quelli che si vedono poche volte e che rimangono in mente per sempre. Ha vinto la squadra che tutti si attendevano, ma forse non nel modo che tutti si attendevano. Ha vinto la squadra che, nel corso dell’annata di Champions, ha probabilmente meritato di più, ma non necessariamente quella che in questi ultimi 120 minuti ha fatto di più. Sta di fatto che il Manchester United è sul gradino più alto del continente per la terza volta nella sua storia, e non c’è nessuno che possa dire che questa squadra plasmata ancora una volta alla grandissima da Sir Alex Ferguson non sia all'altezza di questo titolo. Il pronostico, per una volta, è stato confermato, tanto che possiamo perfino toglierci lo sfizio di dire di aver azzeccato praticamente tutto, alla vigilia: Manchester United in trionfo, ai calci di rigore, al termine di una partita equilibrata e con pochi gol. Capita, a volte.L’applauso, convinto, deve andare in ogni caso al Chelsea, che ha forse addirittura sorpreso per quanta quantità e convinzione sia riuscito a mettere in questa finale. Non solo gli uomini di Grant sono rimasti in partita fino all’ultimo, ma, probabilmente, ai punti avrebbero meritato anche di vincere. E la vittoria, dopotutto, era stata davvero lì, ad un soffio, sul piede di Terry che disponeva del rigore decisivo. Il primo tempo è stato tutto dei Red Devils, con un Cristiano Ronaldo implacabile e decisivo nel trasformare di testa lo splendido cross di Brown. Poi, però, quando avrebbe anche potuto crollare, il Chelsea ha trovato, con un pizzico di fortuna il tap in vincente di Lampard. L’1-1 del primo tempo ha caricato a molla i Blues, che devono ringraziare Cech se non hanno subito altri gol, ma che in avanti hanno creato molto di più del ManU e colpito due legni, con Drogba (espulso in modo probabilmente un po’ severo nel finale dei supplementari) e Lampard. Poi quel che si sa, i rigori, con gli errori degli uomini più attesi: Cristiano Ronaldo, che rischiava di passare in un istante dall’eroe di un’annata fantascientifica all’autore del passaggio a vuoto decisivo. E capitan Terry, tradito in modo incredibile dal terreno scivoloso, che ha visto la palla allargarsi di quei centimetri di troppo con Van der Saar già a terra, battuto. Quel Van der Saar che si è ricordato di essere stato, un tempo, uno dei migliori portieri del mondo, sfoderando il tuffo giusto sul rigore poco convinto di Anelka. Uno che di talento ne ha sempre avuto da vendere, ma che raramente si è dimostrato un vincente. Chissà, anche in questo, magari, sta il destino. Poi, prima del passaggio della Coppa dalle mani di Platini a quelle di Ferdinand e Giggs (superato stasera Bobby Charlton nella classifica delle presenze ogni tempo nel Manchester United), le lacrime nella pioggia. Quelle di Terry, che, assieme al suo piede sinistro ha sentito scivolare via l’occasione di una vita. E quelle di Cristiano Ronaldo, per un attimo senza quel suo ghigno di sicura sfrontatezza. Il numero sette sulla schiena, il record dei gol, la Coppa Campioni alzata al cielo, un Pallone d’Oro da conquistare. Quarant’anni esatti dopo George...
di Marco Bisiach per NESTI CHANNEL
ringrazziamo:"www.tuttomercatoweb.com"

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