CALCIO MERCATO

Ci verrebbe da dire "per fortuna ci sono Palermo, Fiorentina, Genoa e Napoli" perché se dovessimo aspettare le grandi, rischiamo di passare tutta l'estate a ripetere ogni giorno le stesse cose. Marino a Napoli ci ha "deliziato" con i primi colpi, Corvino a Firenze ha bruciato tutti sullo scatto per Jovetic e non ha aspettato i tempi del Milan per acquistare Gilardino, Foschi e Zamparini sono i veri Re incontrastati del mercato. Fanno, disfano, vendono, acquistano; ogni anno da Palermo si muovono tra i 10 e i 15 calciatori. E le big ci sono ancora? La Juventus è la più attiva, Milan e Inter viaggiano con la terza, presto metteranno la quarta, con la speranza che prima non arrivi qualcuno con la sesta e metta la freccia. Il Chelsea, ad esempio, che già guarda le milanesi dallo specchietto retrovisore. L'Inter ha presentato Mourinho con la promessa che il giorno dopo si sarebbe messa al lavoro per cercare di chiudere, al più presto, le prime trattative intavolate dopo la vittoria dello scudetto. Sono passate due settimane e nella busta della spesa di Marco Branca ci sono solo noccioline. Arriva Deco! No, Deco andrà al Chelsea con Scolari. Eto'o vuole l'Inter. Anche lui è il primo nome sull'agenda dei blues. E Quaresma? L'altro giorno, dal ritiro austro-svizzero, ha ribadito di aver già firmato con un grande club: vai a capire ora se è quello di Moratti, il grande club al quale si riferiva. C'è la tentazione Lucho Gonzalez, argentino consigliato da Zanetti che gioca nel Porto, un trascorso nell'Huracàn e nel River Plate, costa 20 milioni di euro, l'Inter si è fermata a 12. A Milano arriveranno calciatori forti e costosi, su questo non ci sono dubbi, ma bisogna attendere ancora un po'. Prima le cessioni e, mai come quest'anno, sono tante. Branca sta cercando di piazzare Suazo nell'operazione Mancini, Pradè non è interessato. Il Bologna ha richiesto ufficialmente il giovane Pelè, l'orientamento è di cederlo un anno in prestito per farlo giocare. I veri punti interrogativi sono altri: Stankovic, Vieira, Materazzi e Burdisso tutti in uscita, anche se sistemarli con quegli ingaggi non sarà facile. Sotto quest'aspetto il Milan è messo meglio, perché le operazioni da fare in uscita sono poche, quelle in entrata molte di più. La telenovela Adebayor ci farà compagnia per tutta l'estate: aprite l'ombrellone e mettetevi comodi. Ogni giorno sul giornale ci ritroveremo questa faccia bella grossa e una notizia diversa dall'altra a distanza di poche ore. L'ultima puntata: il Milan offre 34-35 milioni di euro, Wenger ne chiede 40 perché in fondo non vuole cedere l'attaccante. Berlusconi dal piacentino ha detto che il costo di Adebayor è elevato. Se ne riparlerà questa settimana. Qualcosa è stato fatto in Via Turati. Flamini, Zambrotta (quello di Zurigo era il fratello),il riscatto di Borriello, la cessione di Gilardino. I problemi nascono con gente come Dida, un terzo portiere che guadagna 4 milioni di euro netti a stagione per andare poi ogni domenica in tribuna sarebbe un paradosso senza precedenti. Ancelotti si ritroverà con tre numeri uno ma di questi nessuno è un vero numero uno. Pirlo piace ai grandi club europei ma non se ne farà nulla, metteteci anche la mano sul fuoco. I tifosi milanisti oggi non sono soddisfatti di come sta lavorando la società, la stagione si è chiusa male e la prossima campagna abbonamenti rischia di diventare un flop. Anche perché se al 12 aprile il Presidente fa credere alla piazza di aver ingaggiato Ronaldinho e al 12 giugno del brasiliano si sono perse le tracce è un gioco al quale i tifosi non sono disposti a partecipare. A maggior ragione nell'anno in cui il mercoledì sera saranno costretti ad andare al cinema con la famiglia.

di Michele Criscitiello

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