CALCIO MERCATO

Al Tardini Parma battuto 2-0 da una doppietta dello svedese: onore alla Roma, è il 16esimo scudetto nerazzurro. Ducali in B.
Zeta come Zlatan. Ci sono uomini che possono scrivere la storia. Ibrahimovic ha scritto quella dell'Inter, Campione d'Italia per la sedicesima volta grazie alle prodezze del suo grande campione. Al tardini la sfida della disperazione finisce 2-0 per i nerazzurri, il Parma finisce in serie B con onore, impossibile cambiare la storia. Come se fosse già scritta dalla sapiente mano di un riconoscente destino, quella dell'Inter cambia dopo 50 minuti: lo 0-0 fino al quel momento premiava la Roma vincente a Catania, paura. Negli occhi di Zlatan, di nuovo in campo dopo due mesi, quella paura non c'era: solo voglia di vincere. Undici minuti: tanti sono bastati allo Zorro nerazzurro, tanti sono serviti per quella fuga che è valsa uno scudetto. Palla incollata al piede dalla trequarti, porta inquadrata e destro secco che spalanca la porta dei sogni.Pazza Inter, puoi gioire. Lo fai grazie al tuo uomo più forte; mentre la Roma crolla sui nervi e regala il pari salvezza al Catania, Ibra ha ancora voglia di vincere: piattone volante su assist di Maicon e partita agli archivi. 2-0, scudetto in cassaforte e Parma in serie B. Onore alla Roma, avversaria di sempre, onore al più forte: Ibrahimovic, lo "zingaro" del gol che riscrive la storia. Vince Mancini, vince Moratti, vince l'Inter: ma su questo scudetto c'è scritto Zeta come Zlatan, Campione d'Italia, lui più di tutti. Sipario.